La pulizia dei denti allo Studio Dentistico Delfino Anzisi viene eseguita da igienisti esperti e professionali, in grado di operare anche in presenza di patologie orali più complesse.
Per sfoggiare denti bianchi, sani e forti, occorre conoscere e mettere in pratica i princìpi basilari che regolano l’igiene dentale, casalinga e professionale. La pulizia dei denti professionale, il cui termine tecnico è detartrasi, è un trattamento essenziale non solo per rimuovere le incrostazioni di placca e tartaro depositate sui denti, ma anche per mantenere sotto controllo la salute generale eliminando i batteri nocivi che si moltiplicano nella bocca. La pulizia dei denti, eseguita nel nostro Studio Dentistico da igienisti professionali, è estremamente importante ed efficace per salvaguardare i denti dalla carie e dalle malattie parodontali, quali piorrea e gengivite.
Cos’è la placca dentale
La placca dentale, chiamata anche placca batterica o biopellicola orale, è una sostanza appiccicosa e opalescente che si deposita sulle superfici dei denti. Considerata il principale nemico della bocca, la placca dentale attecchisce soprattutto negli spazi interdentali, nelle superfici occlusali, nelle irregolarità dello smalto o in prossimità della gengiva e del dente (colletto).
Quando la placca dentale si forma, viene rapidamente colonizzata dai numerosi germi della flora batterica orale. La moltiplicazione batterica, con sviluppo di numerose colonie, determina un ispessimento della placca, che, arricchendosi di sostanze salivari e di altro materiale cellulare della bocca, inizia a produrre acidi organici che irritano e corrodono le sostanze con cui vengono a contatto. Ecco che lo smalto perde di compattezza, divenendo più friabile e meno efficace nel proteggere gli strati sottostanti del dente (dentina e polpa). Questo è l’inizio della carie.
L’igiene orale quotidiana, per quanto eseguita in modo meticoloso e attento, non è sufficiente a rimuovere completamente la placca e il tartaro dai denti. La pulizia dentale casalinga si limita a sollevare batteri e residui di cibo depositati sullo smalto del dente o incastrati negli spazi interdentali ma non riesce a eliminare placca e tartaro nascosti sotto la gengiva o negli spazi difficilmente raggiungibili dallo spazzolino.
Se la placca batterica non viene completamente rimossa con una corretta igiene orale, subisce una serie di processi di mineralizzazione e si trasforma in tartaro. L’azione congiunta di questo deposito durissimo e del metabolismo batterico, predispone nel tempo la dentatura alle malattie parodontali.
La pulizia dei denti professionale
Oltre a prevenire numerose malattie dentali e gengivali, la pulizia dei denti assicura un buon stato di salute generale anche a lungo termine. La pulizia dentale professionale non si limita a eliminare le incrostazioni di tartaro sulla superficie dei denti, ma pulisce in profondità spingendosi anche negli spazi interdentali e nella zona sub-gengivale, prevenendo la formazione di carie, parodontite, gengiviti e pulpiti. Ovviamente ha una funzione utile all’estetica dentale perchè favorisce lo sbiancamento dei denti, rendendoli più lucidi e senza macchie. Inoltre è un rimedio efficace contro l’alitosi.
Ogni quanto si deve fare la pulizia dei denti
Gli igienisti suggeriscono di eseguire la pulizia dei denti ogni 6 -12 mesi. Una pulizia più frequente è invece consigliata ai pazienti affetti da malattie orali, soprattutto paradontite, gengivite, o a chi ha problemi di denti storti e malocclusione. Almeno una volta all’anno, la pulizia dentale professionale dovrebbe essere supportata da una visita di controllo per verificare lo stato di salute generale della bocca e curare sul nascere eventuali processi cariogeni al primo stadio.
La pulizia dei denti è quasi del tutto indolore ma non è raro che i pazienti lamentino un fastidio durante il trattamento e nelle ore successive. In generale, il fastidio o il bruciore percepito è proporzionale al deposito di tartaro e placca sui denti: più dure sono le incrostazioni di minerali e batteri da eliminare, più elevato sarà il fastidio percepito durante la pulizia. Per ridurre al minimo il fastidio, si sconsiglia di lasciar passare troppo tempo (oltre 12 mesi) tra un richiamo dentistico e l’altro.
L’ablazione del tartaro o detartrasi
La detartrasi o ablazione del tartaro è una procedura per la pulizia dei denti professionale che consiste nella rimozione meccanica di placca e tartaro sopra e sub-gengivale con strumenti ultrasonici e/o manuali. La detartrasi è eseguita dall’igienista dentale o dal dentista, sia sulla parte dei denti esposta che nella parte sottogengivale. Il trattamento viene effettuato con un apposito strumento detto “curette”.
La rimozione del tartaro o detartrasi avviene manualmente o tramite ultrasuoni. A tale operazione viene spesso associata la lucidatura dei denti che diminuisce ulteriormente il rischio di infiammazioni gengivali. Generalmente si consiglia di sottoporsi all’intervento di rimozione una volta ogni 6-18 mesi in base alla velocità di deposito del tartaro.
Tipi di pulizia dei denti
Il dentista e l’igienista dentale valutano la salute orale del paziente per stabilire il tipo pulizia più adatto alle condizioni dei denti e alle eventuali problematiche presenti.
Profilassi: tradizionalmente chiamata pulizia dei denti, la profilassi rimuove la placca che non può essere eliminata semplicemente con lo spazzolino e include la lucidatura con una speciale pasta abrasiva, usata anche per sbiancare i denti rimuovendo macchie di fumo e di caffè. È indicata quando le gengive sono rosa e sane e non sono presenti segnali di malattia parodontale e di sanguinamenti.
Levigatura radicolare: detta anche scaling, consiste nel raschiare il tartaro all’interno delle tasche parodontali. Può provocare sanguinamento e sensibilità alle gengive. È indicata quando ci sono chiari segni di malattia parodontale.
Terapia antibiotica specifica: consiste nel posizionare direttamente gli antibiotici nelle tasche gengivali, o somministrarli per via sistemica, per minimizzare il rischio di proliferazione batterica.
Assistenza parodontale: questo tipo di pulizia dentale viene eseguita ogni 8-12 settimane e aiuta a mantenere i risultati durante il trattamento della parodontite.
La pulizia dei denti per la prevenzione delle malattie
La placca e il tartaro sono i tra principali responsabili delle malattie parodontali e i loro batteri possono influenzare in maniera significativa anche la salute generale.
I batteri patogeni che causano la parodontite sono in grado di penetrare all’interno dei tessuti gengivali e di entrare nel circolo ematico producendo un’intensa risposta infiammatoria locale con riflessi anche a livello sistemico. In questo modo, possono provocare patologie più o meno serie anche in organi o apparati lontani dal cavo orale come diabete, malattie ischemiche o cardiovascolari o persino complicanze ostetriche. La pulizia dei denti è essenziale anche per la prevenzione e la diagnosi precoce del carcinoma orale: una biopsia eseguita tempestivamente può consentire di intercettare eventuali lesioni in fase pre-cancerosa.
La fluoroprofilassi
La fluoroprofilassi consiste nella somministrazione di fluoro per prevenire le lesioni cariose e rinforzare lo smalto e le pareti dei denti. Il fluoro è un minerale che trasforma i cristalli di idrossiapatite, normale costituente dello smalto dei denti, in fluoroapatite, una sostanza più resistente all’attacco acido demineralizzante della placca batterica. Il fluoro può essere assunto sia attraverso la fluoroprofilassi topica sia con la fluoroprofilassi sistemica.
La fluoroprofilassi topica si effettua ad ogni età e può essere “fai da te” o professionale. Nel primo caso la somministrazione del fluoro avviene principalmente attraverso dentifrici e collutori a base di fluoruro di sodio. Il trattamento professionale viene invece eseguito in studio da un professionista che calibra accuratamente il dosaggio di fluoro. È importante effettuare la seduta due volte l’anno, insieme al controllo di igiene dentale.
La fluoroprofilassi sistemica è specifica per la crescita e lo sviluppo. Il fluoro viene somministrato attraverso gocce o compresse e agisce sugli elementi dentari in fase di formazione e può esserne incorporato negli strati più profondi. Affinchè l’effetto sia duraturo e costante è necessario che l’assunzione di fluoro da parte della madre avvenga per tutto il periodo dell’odontogenesi che inizia a partire dal 4° mese di vita intrauterina e continua fino a 12-13 anni di età.