La peri-implantite è l’infiammazione della mucosa attorno agli impianti dentali accompagnata dalla perdita di osso. È la principale complicazione biologica attorno agli impianti dentali ed è, purtroppo, molto comune.
La peri-implantite è frequente
Una revisione del 2008 ha dimostrato che questa infiammazione può colpire dal 28 a oltre il 56% dei pazienti portatori di impianti coinvolgendo dal 12 al 43% degli impianti. L’incidenza della peri-implantite è particolarmente drammatica nei fumatori e in pazienti che, dopo il posizionamento implantare, non seguono un accurato programma di igiene professionale.
Stessi batteri, diversi tessuti
Un elemento molto importante da considerare è che la struttura dei tessuti molli attorno agli impianti è leggermente diversa rispetto ai denti. Queste condizioni determinano, in presenza degli stessi batteri della parodontite, una rapida progressione della malattia peri-implantare, con un più veloce riassorbimento osseo.
Chi è più a rischio di peri-implantite
C’è una forte evidenza che i pazienti con storia di parodontite siano maggiormente colpiti da peri-implantite. Sono a rischio anche i pazienti con scarsa igiene orale e i fumatori. Alcuni studi dimostrano inoltre che il diabete e il consumo smoderato di alcool possono essere connessi alla malattia, altri ancora puntano il dito verso le superfici implantari e le caratteristiche genetiche del paziente.
La prevenzione della peri-implantite
Per prevenire la peri-implantite è necessario che i pazienti con malattie parodontali siano adeguatamente trattati prima di inserire gli impianti, raggiungendo ottime condizioni di igiene orale e assenza di tasche. In caso di diagnosi di peri-implantite, il parodontologo può tentare di trattare la lesione utilizzando dapprima una metodica non chirurgica.
La terapia chirurgica per la peri-implantite
Molto frequentemente però la chirurgia è necessaria e può essere di tipo resettivo (che comporta una certa eliminazione di osso e gengiva per eliminare la tasca attorno all’impianto) o di tipo rigenerativo (che comporta la ricostruzione di parte dei tessuti persi). La scelta della tecnica più corretta dipende da diversi fattori fra cui l’impatto estetico, la posizione dell’impianto e l’entità della lesione. La prevedibilità del successo clinico però spesso è difficile e in alcuni casi può essere necessaria la rimozione dell’impianto. Pertanto, il trattamento moderno dei pazienti che ricevono impianti si basa su una valida prevenzione.
Fonte: gengive.org
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