Hai bisogno di prenotare un appuntamento? Tel 081 578 50 37

Impianto dentale: ci può essere il rigetto?

Oggi per tutte le riabilitazioni implantari si utilizzano solo materiali in titanio, un metallo estremamente compatibile dal punto di vista biologico. Per questo motivo, il rigetto è praticamente impossibile. Anche le protesi ortopediche e i pacemaker sono costruiti a partire dal titanio proprio per le sue caratteristiche. Il problema del rigetto è la prima preoccupazione di chi desidera sottoporsi a un intervento di implantologia. Ma si sono verificati casi in cui l’inserimento di un impianto dentale in titanio ha innescato problemi legati alla allergia al metallo utilizzato.

Che cosa si intende con “rigetto” ?

Il rigetto, in medicina, è definito come l’attacco portato dal sistema immunitario del paziente al nuovo organo trapiantato che è riconosciuto come potenzialmente pericoloso per tutto l’organismo e come tale non viene accettato. In implantologia il rigetto, così come è stato definito, non esiste. Ciò che comunemente chiamiamo rigetto della vite implantare, in realtà, si riferisce alla possibilità di fallimento che è una cosa ben diversa e ancora diversi sono i potenziali problemi imputabili agli impianti dentali.

Allergia al titanio ? Scoprilo col MELISA test

Il test MELISA (Memory Lymphocyte Immuno Stimulation Assey) rileva la presenza di cellule del sistema immunitario che reagiscono in presenza di tracce di un determinato metallo e creano reazioni di ipersensibilità sia locali che sistemiche. Il MELISA test può essere utilizzato prima di sottoporsi all’intervento implantologico per sapere in anticipo se si è allergici al titanio delle viti. Lo stesso test rileva l’ipersensibilità individuale ai metalli protesici odontoiatrici e ai componenti dell’amalgama.

Allergia o ipersensibilità

In altre parole, ciò che viene comunemente chiamato rigetto, potrebbe essere una forma più o meno acuta di allergia o ipersensibilità ai materiali metallici utilizzati. I sintomi, generalmente, sono:

  • ipersensibilità e disfunzioni immunologiche;
  • problemi muscolari, articolari e dolore neuropatico;
  • sindrome da affaticamento cronico;
  • problemi neurologici;
  • depressione e infiammazione della pelle.

Consigli utili

Gli interventi di implantologia hanno raggiunto un tasso di successo molto elevato e anche l’esborso economico non è più così gravoso come quello di una volta, a tutto vantaggio dei pazienti. Esistono, tuttavia, rare eccezioni di mancato raggiungimento dei risultati voluti che portano a situazioni spiacevoli, soprattutto per chi le vive in prima persona. Con semplici precauzioni è possibile evitare tali insuccessi e godersi a pieno la nuova dentatura per tornare a masticare e sorridere in tutta tranquillità. Ecco alcuni consigli:

  • effettuare tutti i test allergolocigi;
  • chiedere in famiglia se ci sono stati precedenti episodi di intolleranza ai metalli
  • informare il dentista della probabile allergia a cromo e nichel.

Se gli esami danno tutti esito negativo, non c’è più ragione di continuare a mangiare cibi liquidi o mettere la mano davanti alla bocca poiché non ci sono denti nel cavo orale o, quelli che sono rimasti, sono talmente rovinati che è meglio non mostrarli.

Fonte: denti360.com

Condividi questo articolo