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Clorexidina, un aiuto contro la placca

I gel a base di clorexidina possono inibire in una certa misura la formazione della placca ma non sono altrettanto efficaci dei collutori. Lo dimostra una revisione sistematica coordinata da Sam Supranoto dell’Università di Amsterdam, di cui ha dato notizia l’International Journal of Dental Hygiene.

La clorexidina è fra le sostanze più efficaci

Tra le sostanze che agiscono chimicamente sulla placca batterica, la clorexidina è quella maggiormente studiata. Un’indagine recente ne ha dimostrato l’efficacia nella riduzione della placca in pazienti con gengivite quando è usata come collutorio insieme alle normali misure igieniche di spazzolamento. Il corollario è, purtroppo, un significativo aumento della decolorazione dei denti.

Prodotti a confronto 

dentifrici a base di clorexidina hanno dimostrato una certa efficacia contro la placca e analoghi problemi di pigmentazioni indesiderate a carico dello smalto. Ma la ricerca olandese è la prima a mettere a confronto i due prodotti, che propongono la clorexidina in due formulazioni diverse. In termini di efficacia il risultato è stato nettamente favorevole ai collutori, che però hanno mostrato un effetto avverso più marcato nella decolorazione dei denti. Secondo gli autori, l’attività antimicrobica e antiplacca della clorexidina potrebbe essere compromessa da alcuni componenti presenti nei gel dentifrici, come detergenti anionici, ioni calcio e monofluorofosfato di sodio che ne ridurrebbero la disponibilità. Questa sarebbe la ragione della mancata efficacia mostrata da alcune formulazioni in precedenti studi.

Attacco diretto alla placca

Uno tra i più interessanti risultati messi in luce dal gruppo di Supranoto riguarda il meccanismo attraverso cui la clorexidina agisce sulla placca. Non, come si credeva in passato, attraverso il lento rilascio da serbatoi orali in cui la sostanza si depositerebbe, ma da un assorbimento diretto da parte della superficie dentale. Questo spiega perché piccole dosi di clorexidina applicate direttamente sul dente hanno il medesimo effetto inibitorio contro i batteri di quantità molto superiori di collutorio. Ne deriva che la modalità di applicazione è uno degli elementi decisivi e l’ideale sarebbe assicurare il contatto della clorexidina con tutte le superfici dei denti: anche il gel si presta a questo, ma l’atto della spazzolatura ne impedirebbe una distribuzione efficace.

Fonte: dentaljournal.it

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